Grazie alla posizione strategica castellano e guardie potevano dominare l’intera piana sottostante a 360 gradi. Fu probabilmente per questa necessità di controllo che Ugolino della Gherardesca, venuto in possesso di una porzione di territorio che andava da Cagliari ad Iglesias, decise di rinforzare le strutture del mastio aggiungendovi addirittura un borgo nella parte bassa.

La scoperta del sito non si limita alla sola struttura fortificata di cui restano importanti tracce collocate su ben tre quote di altezza del domo, ma anche a livello naturalistico dato che il rilievo di origine vulcanica fa parte dei monumenti naturali della Sardegna con le sue 250 specie vegetali censite e un buon numero di presenze faunistiche tra cui i cervi.

Dalla cima una vista mozzafiato che si spinge fino a Iglesias, al Cagliaritano e ai rilievi di Monte Arcosu sorprende e appaga  per l’impegno del percorso.