Ancora una volta la fonte di saggezza popolare è mia nonna materna ❤
Nonna Vittoria era tanto piccolina quanto buona e ottimista, e piena di entusiasmo, e piena di figli 😊 Otto figli. Per i quali preparava tutto, pensava a tutto, mentre nonno trascorreva 12 ore (se andava bene) fuori di casa a 30 metri sotto terra, in miniera.
Nonna faceva anche il pane per tutti. Cominciava il giorno prima col lievito madre, proseguiva nel cuore della notte… Per poi infornare all’alba. E nel cuore della notte come lei dovevano svegliarsi anche i cari figli per aiutarla, almeno per quanto potessero. I bambini e le bambine, di varie età, non erano proprio d’accordo a questa sveglia traumatica e si lamentavano chiedendo perchè erano obbligati a fare questo sacrificio…
Mia nonna rispondeva che “s’una manu cun s’attra sciaquanta sa facci”, ossia una mano con l’altra insieme lavano la faccia, una sola non basta, e che essendo in tanti le faccende da sbrigare erano tante, ma più ci si aiutava a vicenda e si collaborava, prima potevano finire e andare a giocare tutti insieme.
Mi è venuto in mente questi giorni, pensando alla situazione estremamente complicata che stiamo vivendo tutti. Ci siamo tutti dentro, nessuno escluso.
Allora forse collaborando ne verremo fuori tutti insieme più velocemente e torneremo a divertirci all’aria aperta? Speriamo 🍀
Nel frattempo Saludi e Trigu Bagamundusu!❤️